
Buongiorno, iniziamo questa nuova settimana di quarantena con una Pillola decisamente importante.
Sinora non mi ero ancora occupato di fotografia di paesaggio. Era dunque tempo di rimediare. E per rimediare efficacemente la scelta del fotografo era praticamente obbligata.
Parliamo infatti del più importante fotografo di Paesaggio della storia della Fotografia. Colui che rivoluzionò la fotografia con l’introduzione del suo Sistema Zonale, ovvero un sistema che consentiva di controllare in maniera rigorosa i chiaroscuri nella scena in funzione della loro trasposizione su carta.
Un sistema che doveva esprimere il “contenuto psicologico” e il linguaggio più adatti al soggetto rappresentato. Nel calcolo dell’esposizione luminosa si tiene conto della luce che cade sul soggetto e da questo riflessa così come dell’intera gamma dei chiaroscuri riproducibili nella stampa finale dividendola in dieci zone, dal nero più profondo al bianco della carta. Parlo ovviamente del fotografo americano Ansel Adams.
Mentre il mondo era sconvolto dalla Seconda Guerra Mondiale, Adams e il suo gruppo di colleghi, tra cui il già citato Edward Weston (ricordate, quello del peperone verde, Pillola di Fotografia #5), la fotografa Imogen Cunningham e Willard Van Dyke lavoravano a una rivoluzione nel mondo della fotografia. A una fotografia più Straight ovvero pura e diretta grazie a una visione del mondo più nitida come quella prodotta da un diaframma chiuso a f/64 – da qui il nome del sodalizio che vedeva coinvolti i succitati fotografi. La loro intenzione era quella di superare la visione pittorialista di fine Ottocento.
Per fare ciò Ansel Adams si dedicò a fotografare le bellezze naturali degli Stati Uniti e dei suoi parchi naturali. Qua realizzerà, oltre alla foto oggetto di questa Pillola anche un corposo archivio di immagini che descrive lo stato dei parchi naturali prima che venissero “adattati” per accogliere il turismo di massa.
Ma torniamo a questa immagine che Adams realizzò nel 1942 nel Parco Nazionale del Grand Teton nel nord ovest dello stato del Wyoming. Ansel Adams gestisce il rapporto tra primo piano e sfondo in maniera increbile. Con un sapiente uso dell’inquadratura il fiume con le sue curve guida il nostro sguardo dall’angolo in basso a destra dove troviamo gli alberi della foresta presente sia nel primo piano che nel piano intermedio. Ed è continuando a seguire il fiume che il nostro sguardo viene catapultato nell’imponente massiccio montuoso dei Monti Tetons innevati.
A loro volta i monti, e soprattutto la cima più alta ci catapulta nella visione di questo strato di nuvole tanto minaccioso quanto maestoso. E’ proprio grazie al suo Sistema Zonale che possiamo apprezzare ogni singolo dettaglio di ciò che l’immagine ci mostra, tanto nelle zone più scure – mai completamente scure tali da nasconderci i dettagli – quanto nelle zone più luminose perfettamente leggibili.
A questo aggiungiamo ovviamente anche l’ampia nitidezza dei dettagli di ogni singolo centimetro della foto, data dalla chiusura del diaframma dell’obiettivo, appunto a un valore di f/64.Bellissima Fotografia. Vi invito, come per tutti gli altri autori di queste pillole di andare ad approfondire il lavoro di Ansel Adams.
E anche per oggi è tutto. Alla prossima Pillola. Di cosa tratterà? Io un’ideuzza ce l’ho e sono certo che la apprezzerete. Restate sintonizzati e, se vi va, commentate questa pillola e le altre, come sempre sulla mia pagina Facebook e sul mio profilo Instagram.
Ciao!
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