Ciao a tutti e benvenuti a questa nuova Pillola di Fotografia.
Oggi voglio condividere con voi una delle fotografie più iconiche e probabilmente controverse della storia della Fotografia.
E la fotografia di cui si parla è veramente una fotografia storica e, sicuramente, tra le più conosciute e note anche ai non appassionati di Fotografia.
La fotografia ci mostra una donna, che si fa il bagno in una vasca. O quantomeno lo simula. Ma attenzione, non la vasca di casa sua, o di un albergo, ma una vasca di uno dei più grandi Criminali della Storia, ovvero Adolf Hitler, il Führer. Nella di lui casa. E lei, Lee Miller, è una donna di fede ebraica. Immaginate una provocazione più grande di questa?
Ma chi è Lee Miller?
Ebbene, Elizabeth Lee Miller, prima di diventare una fotoreporter di guerra, è stata musa e modella per due grandi Artisti, quali Man Ray e Pablo Picasso.
Ma Elizabeth Lee Miller, voleva assolutamente diventare una fotografa. E fu proprio Man Ray a insegnarle e a instradarla. Quale miglior maestro?
Ed ecco che, Elizabeth Lee Miller dismette i panni di musa e modella e diventa un’importante reporter di guerra.
E, proprio in questa sua veste di fotoreporter, a seguito dell’esercito americano, e insieme al suo compagno, anche lui fotografo, David E. Sherman, entrambi corrispondenti per l’importante rivista Life, si troverà a scattare numerose foto dei segni dell’orrore nazista tra cui un campo di concentramento e un ospedale da campo in Normandia.
Ma l’idea di realizzare questa foto, i due, l’hanno mentre si trovano a Monaco. Ed è là che trovano la casa del Führer. Entrati nella casa, vedono la vasca da bagno e decidono di usarla come set fotografico. Mettono così una foto di Hitler nel bordo della vasca e una statua di una donna nuda nel mobiletto posto vicino alla vasca. In basso, al bordo della vasca invece vengono sistemati gli scarponi da battaglia della Miller, ancora ricoperti dal fango del campo di concentramento di Dachau di cui avevano documentato gli orrori.
Vengono realizzati ovviamente numerosi scatti, e tra i tanti, questo è quello che diventerà famoso.
Ci sono diverse stampe, ma nella più nota lei sta guardando in alto e lontano, verso un punto lontano, pensierosa e bella, strofinandosi la spalla con un panno mentre Hitler guarda. Ha distolto lo sguardo da lui. Come avrebbe detto Miller anni dopo, “Ho lavato via lo sporco di Dachau nella sua vasca”.
Questa foto verrà scattata mentre in un’altra città tedesca, Berlino, all’interno di un bunker sotterraneo, Adolf Hitler si suiciderà sparandosi in testa.
E’ il 30 aprile 1945. La Seconda Guerra mondiale è ormai quasi terminata, rimarranno i vili atti americani nei confronti del nemico Giapponese, ormai arresosi, del 6 e del 9 agosto 1945 che distrussero, con la più terribile arma mai realizzata dall’essere (in)umano, la bomba atomica, due città nipponiche, Hiroshima e Nagasaki. Ma questa è un’altra storia.
Lee Miller è stata una delle sole cinque fotoreporter donne a documentare i campi di sterminio della seconda guerra mondiale e l’unica che ha visto un vero combattimento. Anche se quasi per caso: si è presentata per documentare le conseguenze di una battaglia a St. Malo in Francia per scoprire che le ostilità non si erano ancora concluse.
Mentre lei realizzava le foto, Baby Hermes batteva i dispacci, accuratamente controllati. Antony Penrose, figlio di Lee Miller, ha raccolto queste opere in un libro straordinario, Lee Miller’s War: Beyond D-Day.
Ciò che Lee Miller vide, e fotografò in quei terribili scenari la segnarono profondamente, tanto che, una volta fatto ritorno a casa, soffrì di disturbo post-traumatico. Tanto furono profondi i segni di questo disturbo che la Miller, col suo nuovo marito e il loro figlio, si trasferirono in Inghilterra dove lei si reinventerà come cuoca sopraffina.
Lee Miller morirà di cancro all’età di 80 anni.
La storia di Elizabeth Lee Miller diventerà un film e il ruolo della celebre fotografa verrà interpretato dalla straordinaria Kate Winslet.
Non sono riuscito a trovare una data di uscita del film, ma di sicuro, sarò in prima fila quando questo verrà proiettato nelle sale cinematografiche.
Bene, con questa piccola curiosità, si conclude questa Pillola.
Come sempre spero che vi sia piaciuta. Alle prossime!
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