Ciao a tutti e bentornati a questa nuova Pillola di Fotografia. Che per le prossime due settimane, o quantomeno fino a quando durerà la zona rossa qua in Sardegna, avranno nuovamente una frequenza quotidiana, o comunque decisamente più elevata delle precedenti.
Oggi la Pillola è dedicata a quello che io reputo uno dei geni della fotografia di moda del secolo scorso ovvero Guy Bourdin.
Devo ammettere che la fotografia di moda non è un campo in cui mi muovo con naturalezza rispetto ad altri generi fotografici come il reportage, il fotogiornalismo o la street photography. Del resto basta dare uno sguardo alle Pillole sinora pubblicate per averne conferma.
Ma da appassionato di fotografia non posso esimermi dal guardare alla fotografia a 360 gradi. Soprattutto quando questo sguardo capita per caso ma ti colpisce immediatamente. Ed è proprio ciò che è accaduto, ormai qualche anno fa, con questo Autore. Ero a Milano per le solite faccende familiari e avevo sentito parlare di una rinomata galleria fotografica situata in Corso Como 10, ovvero la Galleria Sozzani.
Era un caldo pomeriggio meneghino e, dopo aver consumato un buon pranzo con la mia compagna continuammo il nostro tour della città e io proposi quella meta. E fu così che mi ritrovai ad ammirare la mostra di Guy Bourdin.
Erano poche foto ma sufficienti per farmi rimanere a bocca aperta davanti a questo fotografo sino ad allora a me sconosciuto. Colgo l’occasione per fare una digressione importante: se siete appassionati di fotografia o di arte in generale e avete la fortuna di trovarvi in una città in cui ci sono esposizioni e mostre anche di Autori che non conoscete, andate a visitarle senza indugio. E’ un concetto che avevo già espresso, ma ci tengo a sottolinearlo. E comprate, se possibile, il catalogo della mostra.
In quella particolare occasione non fu possibile ma, dopo aver visto la mostra ho avuto modo di continuare la visita dello stabile e scoprire una fantastica libreria in cui perdersi e acquistare dei bei libri (ricordo che in quella particolare occasione spesi – ben volentieri- oltre 100 euro in vari volumi).
Comunque, dopo quella visita ne approfittai per approfondire la conoscenza col lavoro di questo straordinario Fotografo e più guardavo il suo lavoro e più ne rimanevo affascinato.
Ed ecco perché, a distanza di tanti anni, oggi ho la possibilità di dedicargli un mio piccolo omaggio con questa Pillola.
Guy Bourdin fu un rivoluzionario nel campo della fotografia di moda laddove lui dava più importanza all’insieme dell’immagine piuttosto che al solo prodotto da pubblicizzare. Realizzava delle fotografie che avessero una narrativa, una storia dietro. La composizione delle sue immagini era curatissima e, come sempre, fuori dai canoni classici.
Lavorava principalmente a colori, colori forti, accesi, vivaci ma non è da trascurare la sua produzione in bianco e nero. Bourdin fu uno dei fotografi più importanti di Vogue dalla metà degli anni ‘50 sino agli anni ‘80.
Un fotografo che vi invito a scoprire o a riscoprire, ad iniziare dal sito della fondazione che cura il suo archivio che potete trovare qua.
Buona visione dunque e, come sempre, alla prossima Pillola di Fotografia!
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