Ciao a tutti e benvenuti a questa trentunesima Pillola di Fotografia. Pillola che chiude questa settimana esclusivamente dedicata alle Fotografe. Che ovviamente no n chiude il ciclo di Pillole dedicate alle donne della Fotografia. Tante altre ce ne sono da conoscere, perché no, la fotografia non è un circolo per soli uomini. Come abbiamo visto.
E voglio chiudere questa settimana con una Fotografa che a me piace moltissimo, ovvero Mary Ellen Mark.
Fotografa che ho scoperto acquistando un suo libro dal titolo “Il ritratto e l’istante” che fa parte della collana Workshop fotografici edita da Postcart / Aperture. Una collana che ogni serio appassionato di fotografia non può assolutamente perdere.
In questo libro l’autrice ci spiega alcuni dei suoi “attrezzi del mestiere” che usa quando deve realizzare le sue fotografie.
Ed è proprio con le sue parole che voglio descrivere la fotografia a corredo di questa Pillola.
“Anche nel caso di un ritratto formale in studio […] capitano delle cose estemporanee. Come un bacio.
Questi gemelli, Bruce e Brian, sono entrambi idrocefali con paralisi cerebrale. Li ho fotografati come parte della mia serie Twins […].
Ogni giorno uscivamo in cerca di coppie interessanti di gemelli da riportare in studio. Wendy, una tirocinante che lavorava per me […] a trovare Bruce e Brian. Vivevano in un istituto e le loro infermiere, Teresa e Tillie Merriweather, erano anch’esse gemelle.
[…] Non è facile fotografare persone affette da disabilità, ma per quanto possano essere compromesse, fisicamente o mentalmente, dentro di loro c’è pur sempre vita e speranza. Ed è questo che sono interessata a far vedere. […] Uno degli aspetti più difficili dell’essere un fotografo documentaristico è scattare foto di persone come Bruce e Brian, le cui vite sono seriamente compromesse. Immagini di questo tipo spesso creano disagio nello spettatore, a volte persino timore. Potrebbe non capirle e accusare il fotografo di essere uno sfruttatore.
Odio la parola sfruttatore. Penso che in un certo senso tutta la fotografia sia sfruttatrice. Si tratta pur sempre in una persona che permette a un’altra di appropriarsi della sua immagine e di farla pubblicare. E’ un dono incredibile che non potrà mai essere restituito. […]. La gente che fotografo merita di essere mostrata. La foto di Bruce e Brian è la mia preferita della serie Twins.”
In queste parole c’è tutta l’umanità di una fotografa che si approccia a soggetti “difficili”. Una fotografa che sa che il suo lavoro potrà andare incontro a feroci critiche, ma che lo porta avanti perché è convinta della necessità di raccontare una determinata storia. In questo caso la foto di Bruce e Brian e dei problemi che affliggono le loro vite.
Mary Ellen Mark è stata una grandissima fotografa documentarista, nata a Philadelphia nel 1940 e morta a New York nel 2015. Nel corso della sua carriera ha ricevuto moltissimi premi tra cui il Guggenheim Fellowship, il Cornell Capa Award e il 2014 Lifetime Achievement in Photography Award dalla George Eastman House.
I suoi lavori sono stati esposti in tutto il mondo e pubblicati da riviste quali Life, il New York Times Magazine e il New Yorker.
Ha pubblicato oltre venti libri tra cui American Odissey (Aperture, 1999), Twins (Aperture, 2003), Exposure (2005).
Insomma, una Grande Fotografa. Da conoscere e da studiare.
Bene. Anche per oggi si chiude questa Pillola di Fotografia.
Domani, domenica, consueta pausa. Ci rivediamo lunedì, con una settimana dedicata ai grandi fotografi del National Geographic.
Vi aspetto quindi.
Ciao!
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