Ciao a tutti e benvenuti alla ventinovesima Pillola di Fotografia che oggi dedico a un’altra grande fotografa la cui vita è stata interrotta troppo presto a causa della depressione.
Parlo della fotografa americana Diane Arbus.
Diane Arbus, all’anagrafe Diane Nemerov, nasce a New York nel 1929. All’età di 18 anni si sposerà con Allan Arbus il quale era appena rientrato dalla guerra dove aveva prestato servizio come fotografo.
Insieme aprirono uno studio fotografico molto quotato in cui realizzavano servizi fotografici per le riviste di moda, tra le quali Harper’s Bazaar.
Ma l’enorme mole di lavoro non sembrava comunque rendere felice la Arbus che invece sognava di dedicarsi a progetti fotografici propri lontani come tipologia da quelli realizzati nello studio.
Diane studierà con la fotografa Berenice Abbott nel 1947, con Brodovitch nel 1955 ma soprattutto con la fotografa Lisette Model nel 1956 e nel 1957. Ed è proprio con la Model che instaura un rapporto di amicizia e che la spingerà a vincere la sua timidezza e la farà avvicinare al mondo che realmente le interessava fotografare.
“Finchè non studiai con Lisette Model sognavo di fotografare ma non lo facevo davvero”, diceva la Arbus a proposito della sua amicizia con la Model.
Tra il 1957 e il 1960, Diane scopre l’Hubert’s Museum, un baraccone in cui si esibivano una serie di bizzarri personaggi. L’incontro con Emile De Antonio fu senz’altro seminale per il futuro percorso artistico di Arbus. Fu infatti proprio De Antonio a farle vedere il film Freak del 1932, che la Arbus vedrà più e più volte.
Oltre all’Hubert’s Museum, Arbus inizia a frequentare il Club ‘82, anch’esso frequentato da personaggi bizzarri, quali nani, donne vestite da uomini e altri. Inizialmente la Arbus viene vista con diffidenza da questi soggetti, ma il suo approccio la spinge a intraprendere un legame di amicizia con questi personaggi e a fotografarli più volte nel corso della loro vita.
Alcune di queste foto verranno pubblicate, pur con qualche diffidenza, da riviste quali Esquire e Harper’s Bazaar.
Nel 1962 inizia a fotografare i nudisti mentre nel 1963 vince la prima borsa di studio della Guggenheim e frequenta il famoso fotografo di moda Richard Avedon.
Nel 1965 insegnerà fotografia alla Parson School of Design portando i suoi studenti a studiare nei musei.
Nel 1967 esporrà alcune sue foto al MoMA, riscontrando un grande successo pur con qualche critica da parte del pubblico che non gradiva i soggetti fotografati dalla Arbus, che verrà definita la “fotografa dei mostri”, etichetta che la Arbus non gradirà mai.
Continua a insegnare e a portare avanti i suoi progetti, come quello realizzato ad alcuni disabili all’interno di un istituto. Questo progetto diventerà, dopo la morte della Arbus, famoso con il titolo di “Untitled”.
La Arbus inizierà a fotografare anche prostitute e frequentatori di club sadomaso.
Ma la depressione di cui soffriva ormai da qualche anno diventa sempre più pressante, anche causata dalla costante pressione che la Arbus riceveva, tanto che perse interesse per la fotografia. Si suiciderà il 26 luglio 1971.
La foto della Pillola, intitolata “a Jewish giant at home with his parents” ritrae Eddie Carmel, il gigante ebreo insieme ai suoi genitori, decisamente più bassi di lui.
Questa foto verrà interpretato in molti modi differenti. Ci sarà chi ci vede il fatto che questa sproporzione delle dimensioni non le abbia impedito di vivere una vita normale, mentre altri si soffermano sullo sguardo della madre che per certi versi pare triste pensando che la vita del figlio sarà di breve durata, o di sorpresa, come se lo vedesse per la prima volta.
La biografia di Diane Arbus è molto ricca per lo spazio di questa Pillola pertanto vi invito ad approfondirla, insieme al suo straordinario lavoro che fanno di Diane Arbus una delle grandi interpreti del mondo della Fotografia.
Anche per oggi è tutto. Alla prossima Pillola.
Ciao!
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