Pillola di Fotografia #25: Prado Museum. Madrid. Spain. 1995

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Pillola di Fotografia #25: Prado Museum. Madrid. Spain. 1995

SPAIN. Madrid. 1995. Prado Museum.

Ciao a tutti e benvenuti a questa venticinquesima Pillola di Fotografia, che va a chiudere questa quarta settimana di Pillole. Un excursus nel mondo della Fotografia che dura da quasi un mese, nato per far fronte a questa quarantena di cui appena ora si inizia a parlare di date di fine, in cui, verosimilmente, si potrà riprendere ad avere un assaggio di vita normale, in cui le attività commerciali non prioritarie potranno riaprire e noi potremo rivedere la luce e respirare l’aria con un po’ meno restrizioni ma con le dovute precauzioni.

Pillole che probabilmente avranno una cadenza non più giornaliera e che probabilmente non saranno scritte dalle quattro mura che racchiudono la mia stanza ma all’aria aperta, magari seduto in un bel tavolino di un bar, sorseggiando un buon caffè accompagnato da una pasta e un bicchiere d’acqua. E magari con gli occhi che possono rivedere il mare. Che chissà come frequenteremo quest’estate. Ma tant’è. Per ora si continua come si è fatto finora, sperando che questo virus infernale cessi di seminare morti e dare del filo da torcere agli operatori sanitari che da quasi due mesi lo combattono quotidianamente, mettendo a repentaglio la propria salute e sacrificando il tempo da trascorrere con i propri affetti. A cui va tutto il nostro affetto e ringraziamento.

Ma ora torniamo a parlare di cose più leggere. Di Fotografia appunto. Anche se abbiamo visto, nel corso di queste Pillole, come la Fotografia possa essere impegnata e parlarci di argomenti veramente tosti. Ma non oggi. Oggi voglio postare una foto leggera, divertente, sicuramente irriverente.

Il perché sia irriverente lo si capisce dando uno sguardo neanche troppo attento alla foto. Che è stata scattata all’interno del Museo del Prado, probabilmente il più grande Museo di Madrid. La foto è stata scattata nel 1995.

Ma andiamo ad analizzare l’immagine. Vediamo che all’interno di una delle sale del Museo ci sono delle persone che ammirano due quadri esposti ovvero: la Maya Desnuda (a destra) e la Maya Vestida (a sinistra) entrambi realizzati intorno al 1800 dal pittore Francisco Goya.

Ciò che suscita la palese ilarità nella foto è la suddivisione dei visitatori. A visionare la Maya Vestida abbiamo infatti solo una signora, mentre il quadro che sembra avere più successo (oggi diremmo più like), la Maya Desnuda attira un drappello composto esclusivamente da uomini. Il messaggio che lancia questa fotografia, oltre al lato divertente che ho esposto poco sopra, ha il lato irriverente.

Un messaggio ancora oggi attuale. Infatti, se ci prendessimo la briga di fare un conteggio dei like e dei visitatori delle immagini che quotidianamente vengono postate su Instagram (ma non solo) noteremmo la sproporzione tra immagini diciamo “normali” e immagini erotiche in cui il soggetto è una bellissima modella con decisamente pochi abiti indosso. Cambiano i tempi (e la tecnologia) ma la mente umana, fondamentalmente, rimane sempre “tarata” allo stesso modo.

Ma di chi è questa fotografia? L’autore è Elliott Erwitt, nato a Parigi nel 1928 da parenti russi. Dopo un’infanzia trascorsa a Milano si trasferisce negli Stati Uniti nel 1939. Dove, sin da giovane, inizia ad avvicinarsi alla fotografia.

Elliott Erwitt viene di solito descritto come il fotografo della commedia umana, per il realismo, condito di humor e di ironia, con il quale ha letto e interpretato le faccende della vita, in tutte le sue manifestazioni.

Erwitt trasse molta ispirazione, per il suo lavoro, dai musei, dove trascorreva periodi decisamente lunghi. E anche questa foto non è sicuramente frutto del caso, ma ha richiesto al fotografo una paziente attesa. Immaginatevi un Museo come quello del Prado, frequentatissimo da migliaia di persone ogni giorno. Dover attendere che si crei la situazione migliore per scattare richiede non solo un’altissima dose di pazienza, ma anche di conoscenza dello scenario, conoscerne gli ambienti e le abitudini dei frequentatori. Ed è grazie a queste caratteristiche, di cui Erwitt è sicuramente in possesso, che ci arriva questa Fotografia straordinaria, divertente e, come detto, irriverente.

Bene anche per oggi si conclude questa Pillola di Fotografia.

Vi invito, come sempre, ad approfondire il lavoro dell’autore della Fotografia, Elliott Erwitt. E un buon punto di partenza è ovviamente il sito dell’Agenzia Magnum di cui Erwitt è membro e dove potrete visionare molti dei lavori da lui realizzati.

Alla prossima Pillola.

Ciao!

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